LE DIFFICOLTA’ SI INCONTRANO: BAMBINI ADOTTATI A SCUOLA, QUALI PROBLEMATICITA’?

Il bambino adottato a scuola presenta difficoltà comportamentali e d’apprendimento. Per affrontare le sue problematiche, il MIUR ha formulato le Linee Guida per il migliore inserimento scolastico del bambino adottato. Questo progetto ne segue le indicazioni.

 

Argomenti trattati:

  1. Il ruolo dell’adulto. Come il bambino adottato vive l’insegnante?
  2. Il comportamento del bambino adottato a scuola, con speciale riferimento al Disturbo antisociale dell’infanzia.
  3. Alcune peculiari difficoltà d’apprendimento, con particolare riferimento alla difficoltà di memorizzazione.

L’argomento è molto vasto, ne vengono affrontati tre aspetti: il ruolo dell’adulto nella mente del bambino, il suo comportamento dirompente e particolari difficoltà d’apprendimento.

 

Per quanto riguarda il primo tema, viene descritto lo stato mentale del bambino abbandonato, di quello cioè cui è mancata in modo totale o parziale la figura d’attaccamento i primi anni di vita. Un bambino quindi che non ha avuto il genitore filtro fra sé e la realtà, un bambino senza adulti, o con adulti pericolosi, costretto a cercare di comandare la realtà. Un bambino che non ha in mente il ruolo, cioè la funzione, dell’adulto. La prima questione che viene posta ai partecipanti al seminario quindi è: come a scuola fondare il ruolo dell’adulto? Compito da realizzare chiaramente in sinergia con la famiglia. Per primi i genitori devono infatti fondarlo.

Il secondo argomento è il ”comportamento antisociale dell’infanzia” che così spesso li caratterizza e che è così disturbante per la vita sociale della classe. Tale definizione è stata proposta da Niels Peter Rygaard, studioso dei disturbi dell’attaccamento, per indicare quei bambini che manifestano un comportamento aggressivo non finalizzato. Tale comportamento va distinto dall’ADHD (Attention/Deficit Hyperactivity Disorder), con cui viene spesso confuso, per non patologizzare un bambino che non ha un problema con molta probabilità genetico, ma presenta invece un generalizzato ritardo della crescita e necessita quindi di trattamenti adeguati. Ancora una volta la domanda è: che fare? Viene illustrato come si muove in proposito la scuola inglese, e vengono commentate le “Linee d’indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati”. Viene affrontato anche l’argomento dei BES, come opportunità per l’alunno di essere maggiormente consapevole del proprio percorso scolastico, dal momento che tale consapevolezza ha ricadute sul comportamento.

Viene illustrata infine una peculiare difficoltà d’apprendimento clinicamente rilevata nei ragazzi adottati, la difficoltà a ricordare, o meglio, a recuperare le informazioni. L’ipotesi è che ci sia una relazione fra la difficoltà a formare categorie, che permettono il recupero, e l’inizio non ritmato della vita dei bambini abbandonati. Condizioni d’incuria o l’istituzionalizzazione potrebbero costituire il terreno sui cui la capacità di categorizzare si forma in modo deficitario.

 

“LE DIFFICOLTÀ SI INCONTRANO”  è un progetto formativo ideato e condotto dalla dottoressa Donatella Beani, psicologa – psicoterapeuta, socia e membro del consiglio direttivo dell’ Associazione Ulisse Onlus

Il progetto è rivolto a insegnanti, educatori, genitori della scuola primaria e secondaria inferiore e si articola in tre incontri formativi di due ore ciascuno, in orario extra scolastico.
L’attività continua con 3 incontri nel 2018 per richiesta di genitori e insegnanti

Attività gratuita.

Le scuole, se interessate, possono aderire al progetto contattando la dottoressa Beani 055.495267  beani.donatella@tiscali.it